
Homer è uno di noi, con i suoi pregi e i suoi difetti, e anche a lui capita di essere vittima di un gioco che avviene nella mente.
Provo a spiegarti cosa succede partendo proprio dall’immagine qui sopra.
Ognuno di noi gioca un partita all’interno della propria mente creando così interferenze che influenzano la vita reale, la performance, la gara.
Ci sono due attori che conducono questo gioco.
Un diavoletto, che giudica, da istruzioni, parla, spiega come si fa, critica, insomma genera stress e ostacola il tuo gesto atletico, lo scorrere della tua vita. Lui ha una caratteristica principale non vuole imparare cose nuove nuove!
Poi c’è un angioletto, la parte più pura, colui che gioca e basta. La sua caratteristica principale è quella di imparare in modo naturale. Più l’angioletto è coinvolto nella sua performance e meglio riesce il diavoletto ad interferire nei movimenti, irrigidendo le azioni.
Pensa ad un bambino che impara a camminare. Come fa a compiere tutta quelle serie di gesti alla ricerca dell’equilibrio, l’uso della forza necessaria, l’oscillazione del corpo ecc.. se qualcuno continuasse a giudicarlo, criticarlo, dargli spiegazioni su come fare.
Sarebbe assurdo non credi?
Al contrario il bambino attinge solo all’angioletto che in modo naturale impara e dopo una serie di tentativi migliora, evolve giorno dopo giorno e cosa più importante si diverte in quello che fa.
La conclusione è che il diavoletto va fatto tacere!
L’atleta riesce ad esprimere il suo potenziale quando riesce ad azzerare queste interferenze, tornando ad avere fiducia delle proprie capacità e del suo apprendere in modo naturale. Con il coaching puoi migliorare questo aspetto nello sport e nella vita personale diminuendo la presenza del tuo diavoletto favorendo la capacità naturale di apprendimento dall’esperienza diretta e accrescendo la fiducia nelle tue abilità.
Tim Gallwey parla di concentrazione rilassata ovvero quando il gioco interiore e il gioco esteriore sono sincronizzati le performance migliorano, l’apprendimento e il piacere dell’attività praticata si intensificano. Quel momento viene anche chiamato Flow, un zona in cui tutto scorre, il tempo sembra deformato, e lo sforzo non viene percepito.
Il tuo diavoletto quanto disturba il tuo angioletto?