Huston, abbiamo un problema

Citazione celebre pronunciata a bordo dell’Apollo 13. Frase dal tono ironico che chiedo di utilizzare agli atleti per comunicare quando qualcosa non va.

 

Ma cosa succede quando avendo un problema si sceglie di non affrontarlo?

Di fronte ad un problema, personale e non, molti preferiscono mettere la testa sotto la sabbia e aspettare. Aspettare e non preoccuparsi perchè tanto, prima o poi, tutto si sistemerà da solo. Come se il problema non esistesse, come se non ci fosse soluzione, come se nessuno li potesse aiutare. E’ un modo di proteggersi, un meccanismo di difesa, per non mettere in discussione ciò che pensiamo. Il paradosso è che questo comportamento, apparentemente di difesa, ci impedisce di risolvere, di guarire e di progredire.

 

Mantenere questo atteggiamento e quindi rimandare provoca:

  • Passività
  • Irrequietezza
  • Indolenza
  • Agitazione
  • Violenza

 

Esempio di agitazione:

Sono troppo occupato, non ho assolutamente tempo per fare sport…

Esempio di violenza:

Ti proibisco di dirmi quello che devo fare…

Esempio di indolenza:

Quando mi sentirò pronto di parlarne, te lo farò sapere…

In realtà individuare la soluzione non basta ad attrarre la “soluzione”.

 E’ ok rimanere concentrati sulla soluzione e non sul problema, ma poi bisogna agire nella giusta direzione. AGIRE e non aspettare che tutto si sistemi da solo.

E’ necessario azionare la pompa, perchè l’acqua dalla fontana, non sgorgherà da sola.




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